Ecobonus 110%: 2 verità che devi conoscere

Sono settimane che non si parla di altro: l’ecobonus con le detrazioni al 110%!

Per molti un miraggio, per altri una concreta possibilità di ripresa economica; ma nella realtà è davvero così?

Il 110% è o non è un incentivo per tutti? 

Di quali strumenti hai bisogno per poter richiedere le detrazioni?

Andiamo per gradi e cerchiamo di valutare insieme alcune cose importanti.

1) L’ecobonus al 110% non è per tutti

Chi ha già effettuato lavori di riqualificazione energetica, probabilmente sfruttando le detrazioni IRPEF previste dalle leggi di bilancio degli scorsi anni, non sempre può accedere all’ecobonus del 2020.
Se hai già installato un cappotto termico, una pompa di calore, un impianto fotovoltaico a casa tua, allora devi dare la possibilità agli altri che non lo hanno ancora fatto di farsi avanti

Non si tratta di corsie preferenziali solo per alcune persone ma, più semplicemente, di raggiungere un obiettivo ancora più grande e importante, che mira alla salvaguardia dell’intero pianeta.

La nuova legge infatti, oltre a far ripartire l’economia italiana, ambisce a dare un forte contributo alla rivoluzione energetica per ridurre notevolmente le emissioni inquinanti in atmosfera ed abbandonare i combustibili fossili per passare all’autoproduzione di energia da fonti rinnovabili.  

Già da una decina di anni, più precisamente da quando c’è stato il boom del fotovoltaico, è stato fatto un grande passo in avanti verso la produzione di energia pulita e rinnovabile.

È proprio da questo concetto che nasce l’idea di incentivare i cittadini privati a migliorare la condizione energetica della propria abitazione.

Inoltre, con lo stesso grande obiettivo, nel corso del tempo verranno compiuti anche altri step, come l’uso di automobili totalmente elettriche o ibride.

Per poter far fronte ai nuovi bisogni, la Rete Elettrica Nazionale stessa dovrà apportare delle modifiche ai suoi meccanismi di gestione diventando sempre più smart, mentre il privato diventerà man mano più autonomo.

Tornando al nostro argomento dunque, è importante fare in modo che tutti abbiano la possibilità di passare da una classe energetica bassa ad una più alta. Nella maggior parte dei casi, per poter eseguire alcuni interventi, la tua casa sarà trasformata in un vero e proprio cantiere!  

2) L’incentivo non è semplice dal punto di vista burocratico

Per essere più precisi, si potrebbe dire che l’iter burocratico è commisurato alla mole di lavori da eseguire nell’abitazione.

È risaputo che, prima di poter eseguire un qualsiasi tipo di intervento bisogna conoscere:

  • quali sono i permessi da richiedere 
  • quali sono le figure professionali che devono intervenire
  • chi deve certificare prima e dopo i lavori le condizioni energetiche dell’edificio
  • come e quando presentare le pratiche all’Enea
  • come funziona la cessione del credito
  • quando bisogna richiedere permessi comunali
  • in che modo bisogna rapportarsi con l’Agenzia delle Entrate per tutta la parte fiscale 
  • in che modo bisogna dare tracciabilità dei pagamenti per poter dimostrare quali sono state le spese reali e per poter quindi detrarre ecc.

Un’ulteriore difficoltà è dettata dal fatto che l’intervento può essere eseguito solo su edifici conformi, che non presentano abusi edilizi e rispettano la regolarità urbanistica; purtroppo spesso si fanno delle modifiche, anche piccole, sulle proprie abitazioni senza provvedere ai dovuti adempimenti burocratici. Per queste situazioni, anche se nella maggior parte dei casi si può provvedere a regolarizzare la propria posizione, potrebbe essere già troppo tardi per poter pensare di usufruire del superbonus in quanto la finestra per accedere agli incentivi è molto ristretta (scadenza 31/12/2021) e avviare pratiche urbanistiche extra richiederebbe ulteriore tempo che non c’è.

Questo esempio rende ancora più chiaro che, vista la difficoltà burocratica, bisogna affidarsi solo a professionisti accreditati e che conoscono bene le normative e scegliere prodotti che rispettino appieno le caratteristiche richieste per scalare le classi energetiche.

 

Per la parte dell’isolamento termico, all’interno del decreto si fa riferimento ad alcuni specifici materiali che devono avere proprietà certificate secondo enti terzi; lo stesso discorso è valido per altri materiali, tra i quali gli infissi, il solare termico e le pompe di calore. 

È giusto valutare le cose con attenzione, ogni caso va studiato e approfondito e non smetteremo mai di ribadire che non esistono kit o soluzioni standard, quindi chi ti fa delle promesse certe e propone soluzioni senza aver fatto i rilievi sulla tua abitazione ed i dovuti calcoli probabilmente sta mentendo. 

Un’azienda seria deve innanzitutto offrire un servizio di certificazione preliminare e guidarti con consapevolezza e onestà nella scelta degli interventi più indicati per la tua situazione. 

Il professionista abilitato è pienamente responsabile di ciò che dichiara, per questo deve supervisionare ogni cosa e deve avere mille certezze prima di certificare la buona riuscita dei lavori, la qualità dei materiali e dei prodotti utilizzati, le reali spese sostenute, l’autenticità degli ordini effettuati e così via.

L’iter burocratico per accedere all’Ecobonus è molto articolato e coinvolge parecchie aziende e figure professionali, inoltre bisogna interfacciarsi con diversi enti quali: comuni per i permessi necessari, Enea per trasmettere le certificazioni e le asseverazioni ed Agenzia delle Entrate per gestire la cessione del credito.

Solo affidandosi ad un’azienda organizzata per affrontare ogni passaggio si può cogliere questa storica occasione, con la serenità di essere affiancati da tecnici esperti che operano sotto un’unica regia per raggiungere con successo il traguardo finale.

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